Viene mostrato un numero di segnalazione abusi, cosa significa?

Le segnalazioni di abuso indicano che è stata rilevata una indicazione di mail indesiderata (SPAM) da parte di uno o più destinatari della mail, o da parte del loro provider (in seguito ad una segnalazione dell'utente).

Con liste di destinatari numerose è piuttosto fisiologico ricevere qualche segnalazione di abuso: può capitare qualche errore, può capitare che un utente non sia più interessato all'argomento o si sia dimenticato che aveva chiesto lui di ricevere tali messaggi. L'elevato numero di clienti ci permette di stabilire quale sia una soglia fisiologica e quale sia invece un numero preoccupante.

Ai fini del controllo dei propri clienti e della prevenzione di potenziali operazioni di spamming con la propria piattaforma, VOXmail controlla perciò numerosi indicatori relativi a ciascuna redazione: uno di questi è il numero di segnalazioni di abuso ricevute, ma tra i fattori negativi ci sono anche il numero di persone disiscritte, gli indirizzi errati caricate nel sistema o il numero di destinatari che non interagiscono con le email ricevute. A bilanciare questi fattori ci sono invece il numero di destinatari attivi, che aprono e cliccano le newsletter ricevute con interesse.

In base a questi indicatori calcoliamo un punteggio per ciascun cliente e nel caso tutti gli elementi facciano ipotizzare che il cliente stia facendo qualcosa che non va lo contattiamo per verificare il metodo di raccolta delle iscrizioni e del consenso

Nei casi più gravi, in attesa di chiarimenti da parte del cliente, possiamo bloccare l'utilizzo della redazione da parte dello stesso, per evitare il ripetersi di operazioni molto probabilmente abusive

E' importante sottolineare che è VIETATO contattare gli utenti che hanno segnalato abusi per chiedere chiarimenti o per qualunque altro motivo in quanto gli accordi con i provider che ci forniscono tali segnalazioni prevedono tale vincolo

VOXmail provvede alla disabilitazione automatica quando è possibile risalire al contatto che ha inviato la segnalazione, in modo da prevenire invii involontari di nuove comunicazioni.

Come funziona il tracciamento delle aperture?

Il calcolo del Tasso di apertura avviene tramite due meccanismi separati:

  1. tracciamento della visualizzazione delle immagini da parte del ricevente
  2. tracciamento degli eventuali clic effettuati dal ricevente su link presenti nel messaggio

All'interno del report di invio di VOXmail queste due metriche vengono riportate rispettivamente come "Cliccate" e "Mail con immagini viste".

La somma delle email per le quali sia stato possibile almeno uno dei due tracciamenti equivale quindi al numero di email "Aperte". Questo dato, rapportato al numero di email Consegnate (ovvero il totale delle inviate meno quelle che hanno generato un bounce) viene indicato come Open Rate o, in italiano, Tasso di apertura.

Il tasso di apertura è spesso inconsistente tra i provider non solo per differenze nella qualità del servizio e della deliverability dovuta alla reputazione del provider e dalle tecniche utilizzate per garantire un tasso di consegna maggiore ma anche perchè spesso questo tasso viene calcolato in maniera differente. Alcuni non comprendono il tracciamento dei clic all'interno del tasso di apertura, altri rapportano le aperture al totale email inviate e non a quelle effettivamente consegnate.

Vediamo come avvengono tecnicamente le due tipologie di tracciamento:

  1. Tracciamento della visualizzazione delle immagini: avviene tramite l'inserimento di una immagine solitamente invisibile e molto piccola, a volte chiamata "email bug", il cui indirizzo internet (URL) sia differente per ogni email inviata. Verificando gli accessi a questo indirizzo internet è possibile sapere a quale email si riferisce la richiesta e di conseguenza ipotizzare che l'utente al quale abbiamo inviato l'email abbia visualizzato le immagini del nostro messaggio.
  2. Tracciamento dei clic: ogni link presente nelle email inviate tramite VOXmail viene, in fase di invio, tradotto in un collegamento personalizzato e differente per ogni destinatario. In questo modo quando chi riceve una email inviata da VOXmail clicca su un link non aprirà direttamente il collegamento finale ma piuttosto aprirà un indirizzo intermedio gestito da VOXmail che memorizzerà l'avvenuto clic per poi redirezionare l'utente verso il sito di destinazione.

Quali sono i limiti del sistema di tracciamento delle aperture?

Innanzitutto una sempre più crescente percentuale di utenti di posta elettronica utilizza oggi programmi che in modo predefinito non scaricano le eventuali immagini presenti nei messaggi email. Questa funzionalità, chiamata comunemente blocco delle immagini, è stata introdotta da molti software e servizi di webmail per combattere i sistemi di tracciamento delle aperture proprio a protezione della privacy degli utenti. L'utente di uno di questi sistemi dovrà quindi premere un apposito pulsante per procedere allo sblocco delle immagini per il singolo messaggio e visualizzarle. Facoltativamente molti di questi sistemi permettono di abilitare la visualizzazione delle immagini anche per tutte le email successive dello stesso mittente, mentre altre non attivano il blocco nel caso in cui il mittente sia un contatto presente in rubrica.


Il fatto che per un determinato messaggio siano state richieste le immagini non implica necessariamente che siano state effettivamente visualizzate e soprattutto che l'utente le abbia effettivamente guardate (e che l'abbia fatto con attenzione): molti programmi di posta hanno un riquadro di anteprima automatica nel quale il messaggio viene visualizzato anche solo durante la selezione del messaggio nella lista messaggi. L'utente che seleziona il messaggio per cancellarlo potrebbe quindi vedere le immagini per una frazione di secondo ed essere conteggiato tra coloro che hanno visto il messaggio.

L'inconsistenza descritta prima nei metodi di calcolo permette in pratica di utilizzare questa metrica solamente in termini di andamento nell'arco di più invii effettuati con la medesima tecnica.

Quali sono i parametri che influenzano il tasso di apertura?

Come visto in precedenza il tasso di apertura non può essere considerato una metrica affidabile e descrittiva di uno specifico fatto (apertura), di conseguenza cerchiamo di rispondere alla domanda analizzando le casistiche dei clic e della visualizzazione delle immagini separatamente.

Il click rate (o tasso di clic, o come descritto nei nostri report "Email cliccate") può variare in funzione di alcuni parametri:

  • numero di persone che ha effettivamente letto l'email: è importante analizzare sia il rapporto tra numero di email cliccate e numero di email consegnate che quello tra email cliccate ed email con immagini visualizzate. Un subject molto specifico, ad esempio, potrebbe portare ad un numero minore di aperture (poichè più persone potrebbero capire già dal subject di non essere interessate) ma allo stesso tempo potrebbe portare un numero di clic molto maggiore poichè i pochi che aprono è più facile siano interessati ad approfondire mentre un oggetto molto generico (o peggio fuorviante) potrebbe portare molti utenti ad aprire e cancellare subito delusi dalla mancata soddisfazione delle loro aspettative. Per questo motivo è importante mantenere sotto controllo questi parametri nel tempo.
  • numero di link presenti nel messaggio: un alto numero di collegamenti all'interno di un messaggio può alzare il click rate ma allo stesso tempo fornirà molti più punti d'uscita al lettore che potrebbe interrompere prima la lettura del messaggio.
  • tipologia di link presenti nel messaggio: se il messaggio inviato contiene già tutte le informazioni utili al destinatario è meno probabile che questo decida di approfondire un argomento seguendo un link, se al contratio l'email include esclusivamente una "call to action", ovvero il richiamo ad una determinata azione, questo dato diventa importante e il calo nel rapporto tra visualizzazione delle immagini e i clic può essere indice di mancato interesse nell'argomento proposto.
  • una grafica accattivante, inoltre, può stimolare l'utente a cliccare.


Le variazioni nel tasso di visualizzazione delle immagini possono invece essere imputabili a questi motivi:

  • combinazioni di subject e nome mittente più o meno azzeccate: come descritto qualche paragrafo prima un oggetto che incuriosisce può far aumentare il numero di utenti che decidono di cliccare ed aprire il messaggio
  • variazioni nella deliverability (tasso di consegna): l'uso di alcune parole potrebbe far "scattare" alcuni filtri antispam e di conseguenza il messaggio finito nella cartella spam di molti utenti piuttosto che nella posta in arrivo riceverà un minor numero di visualizzazioni.
  • stanchezza degli utenti: l'invio ripetitivo e prolungato di email con subject poco significativi (ad esempio "newsletter di febbraio", "newsletter di marzo"...) porta normalemente ad un progressivo calo di interesse.

E' fondamentale non prendere queste metriche come indicatori assoluti della qualità di una azione di email marketing: alcune email potrebbero aver raggiunto parte del loro scopo con la sola lettura del subject, altre potrebbero necessariamente aver necessità di ricevere un clic e portare ad un acquisto sul sito per provocare il ritorno di invistemento voluto.

Le mie email arrivano in spam / Le mie email non arrivano

VOXmail fornisce report esaustivi sullo stato di consegna delle email e su eventuali errori occorsi durante o dopo la comunicazione con il server che si occupa di ricevere la posta del destinatario.
Nonostante questo, può accadere che qualcuno segnali di non aver ricevuto l'email, o di averla ricevuta nella cartella SPAM.

VOXmail comunica che una email è stata consegnata SOLO quando il server ricevente dichiara di averla presa in consegna per il dispaccio alla casella finale.
I casi in cui l'email non risulti consegnata anche quando viene segnalato il contrario sono ESTREMAMENTE rari.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'email è consegnata regolarmente, e magari viene semplicemente non vista, oppure cancellata senza volere, o, ancora, viene riconosciuta dai filtri del provider come spam e isolata di conseguenza.
Tutti i provider hanno comportamenti diversi, specie nella gestione dello spam: alcuni segnalano semplicemente nell'oggetto l'avvenuto riconoscimento, altri isolano le email in una cartella ad hoc, altri ancora rispediscono l'email al mittente, con una segnalazione d'errore (in questo caso VOXmail riconosce il bounce e segna l'email come non consegnata).
E' bene ricordare anche che alcuni provider (Google in primis), hanno filtri antispam che si adattano alla singola casella di posta, per cui non è MAI possibile generalizzare un tipo di comportamento (se una email finisce in spam non è vero che tutte finiscono in spam, così come non è detto il contrario).

In questi casi, dopo aver accertato che l'email sia effettivamente finita nella cartella Spam, oppure non risulti consegnata, è importante contattare l'assistenza tecnica dal vostro pannello utente, tramite la voce "Richiesta Assistenza".

Nella richiesta è FONDAMENTALE indicare chiaramente quale delle newsletter inviate è interessata dal problema e quali indirizzi destinatari hanno segnalato con sicurezza la mancata ricezione o la ricezione in posta indesiderata.

Senza queste informazioni sarà impossibile per il team VOXmail fornirvi alcun dato utile: le politiche antispam variano da provider a provider e spesso reagiscono anche in base allo storico del singolo utente.
Solamente avendo l'email di riferimento sarà dunque possibile per il team di VOXmail operare le necessarie verifiche e aiutarvi a risolvere il problema.

Le mie email arrivano nel Tab Promozioni di Gmail/Libero

Alcuni fornitori di webmail gratuite (principalmente Gmail, ora anche Libero) hanno negli ultimi tempi adottato un sistema automatico di classificazione delle email in arrivo.
L'obiettivo dichiarato è quello di separare le email dirette e personali -transizionali- da quelle di promozione, oppure da quelle generate dall'interazione con i social network.

Il tab Promozioni di Google raccoglie dunque tutte quelle che Gmail reputa essere email collettive, promozionali e informative; molte delle email inviate da VOXmail finiscono in questo tab, molte altre no.
Fondamentalmente non è possibile intervenire in alcun modo per convincere Google a spostare le nostre email dal tab "promozioni" a quello "posta in arrivo"; se spedite email informative, promozionali, avvisi collettivi, Google ritiene che il posto giusto per queste comunicazioni sia il Tab Promozioni.

ATTENZIONE: se la vostra comunicazione finisce nel tab promozioni, non è assolutamente equivalente ad una classificazione come spam!

Il destinatario verrà comunque notificato dell'arrivo dell'email e la cartella mostrerà il numero di email ancora non lette.
La classificazione dell'email, stando ai dati raccolti da VOXmail e da altri operatori del settore, non incide in maniera significativa sul numero di aperture o di click, anzi, in determinate condizioni e per certe tipologie di messaggio, si nota un maggior grado di interazione ed un minor tasso di disiscrizioni o di segnalazioni di abuso, proprio per la mancata sensazione di "interruzione pubblicitaria" tipica delle email collettive.