Nuovi requisiti per i mittenti delle newsletter

Poco più di 1 anno fa abbiamo reso obbligatoria l'autenticazione di dominio per chi spedisce a più di 10.000 destinatari.

In vista dei nuovi requisiti annunciati da Google e Yahoo per Febbraio 2024, siamo costretti ad abbassare la soglia ulteriormente portandola, per ora, a 5.000 destinatari.

Al fine di spingere maggiormente gli utenti di VOXmail ad inviare email autenticate abbiamo anche introdotto nuovi avvisi, a seconda del tipo di mittente attualmente utilizzato per spedire.

Mittente freemail o su dominio di terzi

Per il momento continuiamo a supportare l'invio con un mittente "freemail", categoria nella quale ricadono tutte quelle caselle ospitate su un dominio non sotto il controllo del mittente, quindi non necessariamente solamente caselle gratuite, ma dove le caselle gratuite sono le più diffuse: parliamo di @hotmail.it, @tiscali.it e similari, per intenderci.

Non essendo possibile autenticare le email molti destinatari penalizzano gli invii che utilizzano questi mittenti e quindi:

  • da 1 a 2500 destinatari: viene mostrata una notifica che illustra il problema;
  • da 2501 a 5000 destinatari: la notifica diventa un avvertimento di cui deve essere presa visione ad ogni invio;
  • da 5001 destinatari: errore di invio non più possibile.

Mittente bloccato da DMARC

Questa casistica è costituita da due differenti tipologie: mittenti che usano un proprio dominio protetto da DMARC ma non autenticato su VOXmail e mittenti presso provider "freemail" che hanno, allo stesso modo, pubblicato una policy DMARC che chiede che le email non autenticate siano messe in spam o rifiutate (ad esempio @libero.it, @yahoo.it, @icloud.com e tanti altri).

In passato per alcuni domini specifici avevamo implementato una "riscrittura del mittente" (chiamato anche "aliasing" o "mascheramento") automatica per cui il sistema notificava il problema avvisando della riscrittura del mittente al fine di aggirarlo.

Per tutti gli altri domini, invece, il blocco DMARC non era "aggirabile" ma veniva visualizzato un avvertimento che una spedizione con tale mittente sarebbe stata classificata come spam dalla maggior parte dei destinatari.

Da oggi queste due casistiche sono state uniformate:

  • in presenza di tale situazione il sistema visualizza un errore e impedisce l'invio;
  • un pulsate "Risolvi" spiega che è possibile attivare la funzione di "aliasing" per tutti i mittenti bloccati da DMARC;
  • una volta attivata tale opzione sarà possibile spedire con gli stessi limiti e avvisi del gruppo precedente.

Secondo l'annuncio di Google anche @gmail.com dal 1° febbraio 2024 finirà in questa lista (@googlemail.com c'era da quasi 7 anni): per questo abbiamo deciso di rendere più esplicita la riscrittura del dominio e creare così più consapevolezza nei mittenti.

Mittente autenticato ma senza record DMARC

Uno dei requisiti che Google ha indicato "a sorpresa" per chiunque spedisca più di 5.000 email in un giorno, è:

Configura l'autenticazione email DMARC per il dominio di invio. Il criterio di applicazione DMARC può essere impostato su none. Scopri di più

L'autenticazione VOXmail ha sempre chiesto obbligatoriamente i record DNS che servono per superare i controlli di autenticazione SPF e DKIM ma suggeriva l'inserimento del record DMARC in maniera opzionale, visto che non era realmente un requisito per spedire email correttamente autenticate: l'annuncio di Google, però, cambia le carte in tavola e quindi abbiamo introdotto in urgenza nuovi avvisi per chi, nonostante abbia attivato l'autenticazione di dominio correttamente, ha tralasciato la pubblicazione di un record DMARC.

  • da 1 a 5000 destinatari: una notifica spiega il nuovo requisito di Google;
  • da 5001 destinatari: la notifica diventa un avvertimento di cui deve essere presa visione ad ogni invio.

Per risolvere questo problema sarà sufficiente inserire il record CNAME che propone VOXmail o inserire un qualunque record DMARC a proprio piacimento, anche solamente il record più basilare che non dovrebbe avere alcun impatto ma che per Google sembra possa fare la differenza, ovvero "v=DMARC1; p=none;".

Deroghe temporanee

Come scritto in precedenza, da oggi gli invii oltre i 5.000 destinatari richiedono l'autenticazione. Per evitare di bloccare di punto in bianco tutti i clienti che spediscono a 5.001-10.000 destinatari ma al tempo stesso per sensibilizzarli in maniera forte su questa importante "novità" da parte di Google abbiamo previsto un sistema di deroga temporanea.

In fase di invio con un dominio non autenticato, non freemail e non bloccato da dmarc, se i destinatari sono più di 5.000 il sistema impedirà l'invio con un messaggio di errore che, analogamente al blocco DMARC ha un pulsante "Risolvi" che spiega come attivare una opzione per chiedere una deroga temporanea a tale blocco.

Importante notare che il fatto che VOXmail conceda una deroga non significa che tale deroga sia in alcun modo concessa anche dai provider riceventi e quindi Google e altri potrebbero decidere di mettere in spam l'email, come annunciato. Tale deroga dovrebbe essere utilizzata solo nell'immediatezza, per non trovarsi gli invii bloccati nel tempo necessario per configurare correttamente l'autenticazione di dominio.

Conclusioni

Tutto questo per insistere sul fatto che inviare con un indirizzo email mittente con un proprio dominio ed effettuare l'autenticazione è sempre più importante e non farlo porta sempre più problemi e sempre più limitazioni.

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