Problemi

Caselle inesistenti su email.it

Esattamente due anni fa email.it aveva smesso di offrire l'attivazione di nuove caselle gratuite e rimosso il supporto POP e IMAP4 dalle caselle gratuite esistenti, creando molto malcontento tra gli utenti storici di una casella nel dominio in questione.

Recentemente Email.it è stata acquisita da Fjordmail, fornitore specializzato nell'erogazione di servizio email "premium" (ovvero a pagamento, ndr), che ha deciso di sospendere definitivamente il servizio gratuito anche per gli utenti già esistenti e quindi chiedendo loro di passare ad un piano a pagamento (6€/mese) per non perdere l'accesso alla propria casella.

Falsi errori "Casella inesistente" da parte di Google tra il 14 e il 16 dicembre

Purtroppo i problemi di Google non sembrano essersi limitati ad 1 ora circa di malfunzionamento della quasi totalità dei suoi servizi avvenuta lo scorso 14 dicembre tra le 13 e le 14.

A partire dalla sera del 14, dalle 21 circa, abbiamo rilevato un numero anomalo di errori di "Casella inesistente" dichiarati da Google a fronte dei tentativi di consegna a suoi utenti che però sembra fossero indirizzi del tutto corretti e non "caselle inesistenti".

Google stessa ha segnalato il problema nel suo servizio di Appstatus.

Secondo Google il problema sarebbe durato poco più di 1 ora ma dalle nostre analisi la problematica sembra essersi prolungata per oltre 24 ore.

Servizio irraggiungibile dalle 7.30 alle 11.30

A causa di un grosso problema - multiplo e in larga parte imprevedibile - che ha colpito il fornitore che ospita i nostri server principali in Francia, oggi, 9 novembre 2017, tutti i nostri servizi, compreso il sito web VOXmail.it, sono risultati irraggiungibili dalle 7.30 alle 11.30.

Il nostro team si è attivato immediatamente per deviare tutti i servizi fondamentali verso le soluzioni di backup che avevamo implementato, che però si sono rilevate insufficienti a gestire la massa di richieste normalmente trattate dai nostri server principali.

DMARC: non usate indirizzi @yahoo.it come mittente

ATTENZIONE: Yahoo ha deciso di pubblicare un record DMARC per tutta una serie di domini "locali", fra cui anche il notissimo yahoo.it che dice che sono da RIFIUTARE le email che abbiano come mittente un indirizzo email appartenente ad uno di questi domini se queste email NON sono firmate con la firma DKIM di Yahoo (che possiede solamente Yahoo stessa) o se NON vengono spedite da uno dei server dichiarati nel record SPF relativo (ovvero da un server di Yahoo).

Quindi anche tutti questi domini Yahoo (qui trovate la lista completa) si aggiungono a Libero.itYahoo.com e Aol.com come domini da NON utilizzare come mittente per spedire newsletter e più in generale che non possono più essere utilizzati se non tramite i relativi portali.

DMARC: non usate un indirizzo @libero.it come mittente

ATTENZIONE: Libero.it e Iol.it hanno deciso di pubblicare un record DMARC per i domini libero.it e iol.it che dice che sono da mettere in "quarantena" le email che abbiano come mittente un indirizzo email con dominio @libero.it e @iol.it se queste email NON sono firmate con la firma DKIM di Libero e Iol (che possiede solamente Libero e Iol) o se NON vengono spedite da uno dei server dichiarati nel record SPF di Libero e Iol (ovvero da un server di Libero o Iol).

Quindi Libero.it e Iol.it si aggiungono a Yahoo.com e Aol.com come domini da NON utilizzare come mittente per spedire newsletter e più in generale che non possono più essere utilizzati se non tramite i relativi portali.

DMARC è un protocollo di autorizzazione dell'email fino ad oggi riservato agli addetti ai lavori in quanto utilizzato prevalentemente da Banche e da altri siti che risultavano essere spesso vittime di attacchi di phishing.

DMARC: non usate un indirizzo @yahoo.com come mittente

DMARC è un protocollo di autorizzazione dell'email fino ad oggi riservato agli addetti ai lavori in quanto utilizzato prevalentemente da Banche e da altri siti che risultavano essere spesso vittime di attacchi di phishing.

DMARC si appoggia a protocolli molto più diffusi come DKIM, usato per firmare/certificare la provenienza di una email, e SPF, utilizzato invece per dichiarare quali siano i server che possono spedire email usando un determinato mittente, inteso come colui che ha imbucato la lettera e non colui che l'ha scritta, che come per la posta tradizionale anche nell'email possono non coincidere.

Il limite di DKIM e di SPF sta nel fatto che non è prevista alcuna restrizione tra chi firma e chi ha scritto l'email o tra il server che invia e chi ha scritto l'email: quindi DKIM e SPF da soli aiutavano solamente ad avere nuovi identificatori sui quali calcolare la reputazione o fare dei blacklisting, ma non impediva di mandare email fraudolente che sembrassero inviate da altri. Proprio per aggirare questo limite è stato introdotto, giustamente, DMARC.

Piccolo imprevisto all'ora di pranzo...

Uptime VOXmail 09-11-2010

Alle 13.15 di oggi i server di VOXmail non risultavano raggiungibili da Internet per colpa di problemi di routing/connettività del datacenter nel quale sono ospitati.

Il disservizio è durato circa 15 minuti durante i quali non è quindi stato possibile tracciare le aperture dei messaggi o redirigere gli utenti che hanno cliccato una newsletter.

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